Islanda



  • Le VPN sono LEGALI

L’ordinamento giuridico islandese protegge la libertà di parola, vietando gran parte della censura e l’intromissione arbitraria nella privacy degli individui. Per monitorare il traffico online, anche in caso di questioni di sicurezza nazionale, le agenzie devono prima ottenere l’autorizzazione del tribunale.

Al primo posto c’è l’Islanda nella classifica mondiale della liberta di stampa appena pubblicata da una delle più autorevoli organizzazioni che controllano la condizione del giornalismo nel pianeta.

L’Islanda potrebbe diventare per Internet quello che la Svizzera è per le banche. Il paese dei geyser e di quel vulcano dal nome impronunciabile che ha messo a terra gli aerei di tutta Europa, si sta infatti proponendo come l’Eldorado del mondo in rete. Grazie a una legislazione che oggi protegge WikiLeaks e che potrebbe essere estesa per proteggere da cause civili e penali tutti i server che decidessero di migrare lassù. E grazie a una politica economica aggressiva che tende ad attrarre nell’isola le server farm più grandi del mondo, sfruttando il clima rigido che consente risparmi di energia e, quindi, di costi.

Ai vantaggi dati dal risparmio energetico, si aggiungono i bassi costi dell’elettricità (il 100% dell’energia di questo paese proviene da fonti geotermiche rinnovabili) e la prospettiva di un’assoluta libertà garantita dalla legge islandese sia agli Internet provider che ai fornitori di informazione. La nuova legge sulla libertà di Internet ha avuto il sostegno non solo dei parlamentari ecologisti e delle sinistre, ma anche del primo ministro e del ministro delle finanze. Non saranno protetti solo siti come Wikileaks, ma anche chiunque scambi file in rete con il peer to peer. E le cause milionarie che la Riaa, l’associazione dei discografici americani, ha intentato contro migliaia di utenti che condividevano file non sono più possibili in Islanda dove i server sono posti sotto l’ombrello protettivo della nuova legge islandese. Pure la censura, che è presente in diversi paesi, non va a toccare chi fa informazione decidendo di usare il porto franco islandese per pubblicare le notizie che verrebbero censurate nel suo paese di origine.


VPN con sede in Islanda


Non sono note VPN con sede in Islanda.