Partizionamento manuale all'installazione di Linux



Quando installiamo una versione di Linux possiamo farlo con il partizionamento automatico e scegliere di utilizzare semplicemente tutto il disco del nostro PC. Ma il partizionamento manuale è il modo più tradizionale di installare Linux e fornisce maggior controllo e flessibilità per l'utente.

Vediamo ora quali sono le partizioni da creare quando decidiamo di partizionare manualmente il nostro disco:

  1. Partizione EFI per il boot loader:: E' la partizione per il boot loader, il sistema di caricamento del sistema operativo. Linux la utilizzerà automaticamente per installarci il suo boot loader accanto a quello di Windows (se presente), per consentire la scelta del sistema operativo all'avvio. Se invece installi Linux come unico sistema operativo con partizionamento manuale dovrai obbligatoriamente crearla.

  2. Partizione radice per il sistema e i programmi: E' una partizione indispensabile in quanto ospita il sistema operativo e i programmi. Essa conterrà anche documenti personali e configurazioni salvati nelle cartelle home per i singoli utenti accreditati. Questo per impostazione predefinita. Perché in effetti puoi creare una diversa partizione per la cartella /home

  3. Una partizione per lo swap: E' una partizione non obbligatoria ma fortemente consigliata per impedire che l'esaurimento della RAM crei instabilità e anomalie nel sistema. Infatti lo swap è uno spazio su hard-disk in cui sono temporaneamente parcheggiate informazioni quando la memoria RAM non basta a contenerle tutte. Lo swap è utile se quando cerchi di far compiere operazioni troppo impegnative ad un computer inadeguato e con troppa poca RAM.

  4. Una partizione home: Non è una partizione obbligatoria, se abbiamo deciso di crearla è per separare la cartella home, con le singole cartelle di documenti degli utenti, dal sistema e dai programmi.
    È fortemente sconsigliato di condividere una partizione home con altri sistemi Linux in multi-boot. Il peggio che puoi fare è condividerla con una differente versione del medesimo sistema operativo. La cartella home contiene anche i file di configurazione del sistema e dei programmi. In cartelle normalmente invisibili nascoste. È alto il rischio di conflitti perché i medesimi programmi installati saranno previsti in versioni certamente differenti nei repository, gli archivi ufficiali di software delle due versioni!
    L'unica valida ragione per creare una partizione home è quella di posizionarla in un disco dati differente, magari un capiente vecchio disco meccanico, senza dover sovraccaricare un eventuale SSD.

  5. Una partizione separata per archiviare i file: Diversi utenti utilizzano un disco separato dal sistema per i documenti senza ricorrere alla cartella home del sistema. Ti sconsiglio di tenere i file nelle cartelle documenti previste dal sistema. Questo per separare la salute del sistema da quella più importante dei dati. Quindi puoi creare una partizione apposita per questo, magari con punto di mount /dati. Se hai deciso di creare questa partizione a questo punto sicuramente non creerai una partizione per la home.


Eseguire il partizionamento manuale del disco


Se abbiamo scelto di eseguire il partizionamento manualke durante l'installazione si aprirà il l'applicazione GParted che ci permetterà di partizionare il disco del nostro PC per prepararlo all'installazione di Linux.


Come creare una partizione EFI


Se intendi affiancare Linux a Windows già installato nel PC, una partizione EFI deve essere già presente.

Se windows è presente ma non trovi una partizione EFI, allora il tuo PC è configurato per un sistema basato su Legacy BIOS e MBR.

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Fino a Windows 7 i PC usavano BIOS e stile di partizionamento MBR (Master Boot Record). Da Windows 8 in poi, con il progressivo abbandono della modalità firmware BIOS a favore di quella UEFI, lo stile di partizionamento adottato è GPT (GUID Partition Table).

Windows 11, per impostazione predefinita, utilizza solo la modalità UEFI con stile GPT. Windows 10, nella maggior parte dei casi è installato con UEFI e GPT. Però se è stato aggiornato da versioni precedenti, si può anche trovarlo in modalità BIOS con MBR. Infatti anche computer recenti supportano ancora BIOS e MBR in una modalità indicata come Legacy.

Se il tuo computer supporta UEFI consigliamo di passare alla modalità UEFI e a GPT. Migliori prestazioni e partizioni capienti a volontà.


Personalmente, a meno che non vuoi lasciare Windows in dual-boot con linux, consiglio di rimuovere tutte le partizioni presenti sul disco e partire con il disco vuoto cancellando quindi tutto ciò che contiene.

Quindi qui mostreremo il tutorial ipotizzando di partire da un disco vuoto.

Identifica nella finestra di GParted lo spazio libero del disco.

Aggiungi una partizione con il [+] sotto l'elenco delle partizioni. Possono bastare 300 MB anche se intendi installare molteplici distribuzioni Linux in multi-boot. Nel menu Usare come seleziona Partizione di sistema EFI e conferma.

Il meccanismo di avvio di Linux dovrà venire posizionato nella partizione di EFI impostando come punto di mount /boot.


Come creare una partizione di swap


Se hai deciso di creare una partizione di swap devi decidere la quantità di spazio da riservarle, è facile trovare pareri di ogni tipo, informazioni più o meno datate e non sempre rivolte all'utente comune per il suo PC ma al sistemista Linux per un server.

Mi limito quindi a riportare le indicazioni dal manuale ufficiale per l'installazione di Red Hat Linux Enterprise al punto Schema di partizionamento consigliato.

Ed ecco la tabella che Red Hat indica per la partizione di swap:

Per creare una partizione per lo swap seleziona ancora lo spazio libero, con il [+] aggiungi una partizione. Io userò 4096 MB cioè 4 GB per la mia. Verifica le indicazioni raccomandate prima se le hai saltate. Nel menu Usare come seleziona area di swap.


Come creare la partizione radice  /


Ora è il momento di creare la seconda partizione obbligatoria per il funzionamento del sistema. Quella che conterrà la radice di tutto quanto il sistema operativo e dell'hardware installato in un unico percorso che le contiene tutte. La radice di tutto, la partizione per la cartella root appunto. Indicata con il semplice slash (/).

Se vuoi installare programmi e salvare tanti file senza creare una partizione home questa partizione non dovrebbe essere meno di 100 o 120 GB.

Se crei una apposita partizione per la cartella /home, ti direi di riservare alla partizione root almeno 60 GB per far stare comodo il sistema e diversi programmi.

Per creare la partizione root, seleziona lo spazio libero e con il [+] crea una partizione Primaria, all'inizio di questo spazio nel formato File system ext4 con journaling (scelta più comune) , oppure BTRFS o XFS secondo la distribuzione che avete scelto. Imposta come punto di mount /


Come creare la partizione radice  /home


In assenza di una partizione opzionale per la home, il sistema la posiziona nella medesima partizione in cui risiede il sistema operativo Linux e i programmi.

Se hai deciso di crearla, saprai già quanto dello spazio libero hai lasciato per questa partizione. Seleziona ancora lo spazio libero e con il consueto [+] sotto l'elenco delle partizioni, lascialo tutto alla nuova partizione primaria nel formato File system ext4 con journaling (scelta più comune) , oppure BTRFS o XFS secondo la distribuzione che avete scelto. Imposta come punto di mount /home.

Il sistema di installazione ha ricevuto tutte le informazioni su come gestire l'hard-disk ed è pronto a creare le partizioni. La partizione EFI di Windows sarà usata automaticamente per l'eventuale affiancamento. Oppure sarà usata quella creata appositamente.


Come creare la partizione separata per i file  /dati


Se hai deciso di non ricorrere a una partizione separata per la cartella home, ma di ricorrere a una partizione separata per i dati per crearla, saprai già quanto dello spazio libero hai lasciato per questa partizione. Seleziona ancora lo spazio libero e con il consueto [+] sotto l'elenco delle partizioni, lascialo tutto alla nuova partizione primaria nel formato File system ext4 con journaling (scelta più comune) , oppure BTRFS o XFS secondo le vostre preferenze, indipendentemente dalla distribuzione che avete scelto. Imposta come punto di mount /dati.

Potete creare questa partizione anche successivamente all'installazione di Linux creando con GParted la partizione sullo spazio non partizionato che lascerete per creare questa partizione. Successivamente in questo caso dovrete abilitare i permessi della partizione in questione usando i privilegi di root per poterla utilizzare.


Confermare il partizionamento


Confermando con Avanti, l'installazione della nostra distribuzione di Linux prosegue con il partizionamento del disco che abbiamo scelto.